Violazione della privacy: Come controllare se il tuo numero di telefono è stato rubato


Tempo fa è avvenuta la più grossa violazione della privacy, molti account Facebook sono stati rubati. Due tools per verificare la violazione.
di Antonio Lamorgese


Non molto tempo fa è avvenuta la più grossa violazione della privacy mai accaduta fino ad oggi. Tutti gli account di Facebook di milioni di italiani sono stati rubati a Facebook a causa di un bug presente nel social network. Tra i dati rubati rientrano numeri di telefono ed email, il problema principale e che molti utenti non sanno come fare per capire se la loro email o il loro numero di telefono rientra tra quei dati rubati al noto social network.

I dettagli di oltre 530 milioni di account relativi a persone, in tutto il mondo, sono stati esportati in un database, in gran parte costituito da numeri di cellulare ed email.

La domanda adesso è: “Come faccio a controllare se il mio numero di telefono è stato rubato o violato?” Beh niente paura per fortuna c’è sempre chi si prodiga a favore della privacy e della sicurezza informatica. Tra questi c’è Troy Hunt, direttore regionale di Microsoft e da anni impegnato per garantire la sicurezza del sistema operativo più utilizzato al mondo ed inventore di un servizio online gratuito di violazione della privacy e della sicurezza. Questo servizio è ospitato sul dominio Have I Been Pwned e raggiungibile a questo indirizzo.

Oltre a Have I Been Pwned abbiamo a disposizione anche un altro servizio online per verificare questo tipo di violazione, sto parlando di Have I Been Zucked.Anche questo servizio è gratuito e raggiungibile a questo indirizzo.

Più avanti nell’articolo vedremo nel dettaglio entrambi i servizi e verificheremo immediatamente se i nostri numeri di telefono o le nostre email fanno parte di quei dati rubati tempo fa a Facebook o ad altri social network.

1. Come verificare la violazione della privacy con Have I Been Pwned

Innanzitutto apri il browser e recati a questo indirizzo web, digita nella relativa casella di testo il tuo numero di telefono o la tua email, successivamente clicca sul tasto “Puwned?”. Il sistema in caso di mancata violazione evidenzierà il seguente messaggio:

violazione della privacy con Have I Been Pwned

Nel caso in cui il nostro numero di telefono o la nostra email fossero stati rubati da malintenzionati il sistema produrrà il seguente messaggio:

violazione della privacy con Have I Been Pwned

In questo video tutorial il servizio Have I Been Pwned in azione:

homepage Have i been Pwned

2. Come verificare la violazione della privacy con Have I Been Zucked

Apri il browser e recati a questo indirizzo web, scegli innanzitutto il tipo di dato da verificare, in questo caso scegli “Phone Number”. Digita nella relativa casella di testo, situata in alto, il tuo numero di telefono completo di prefisso nazionale che per l’Italia è +39, successivamente clicca sul tasto “Search”. Il sistema in caso di mancata violazione evidenzierà il seguente messaggio:

violazione della privacy con Have I Been Zucked

Nel caso in cui il nostro numero di telefono o il dato fornito al servizio fossero stati rubati da malintenzionati il sistema produrrà il seguente messaggio:

violazione della privacy con Have I Been Zucked

In questo video tutorial il servizio Have I Been Zucked in azione:

Come capire se il tuo numero di telefono è stato hackerato

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3. Conclusioni

Facebook ha affermato di aver “individuato e risolto” la violazione più di un anno e mezzo fa. Fortunatamente gli hacker non sono riusciti a rubare i dati di tutti gli utenti di Facebook, ma si presume che oltre 500 milioni di numeri di telefono siano stati trafugati al noto social network.

Ad ogni modo molti utenti trascurano il fatto che, queste violazioni, sono molto più dilaganti di quanto si possa immaginare. Pertanto, verificare e controllare, su questi due servizi online, queste violazioni, è molto importante. Quindi, bisogna stare molto attenti ad eventuali messaggi SMS o email che dirottano l’utente su falsi indirizzi web, relativi ad enti pubblici, chiedendo l’accesso e quindi username e password che potrebbero registrare per effettuare operazioni non desiderate. Come ad esempio siti di Home banking e tanto altro ancora.

Antonio Lamorgese


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